sabato 3 settembre 2011

Il Sogno


Le teorie scientifiche sul sogno sono varie. Per Freud i sogni hanno origine dai desideri
repressi: l'uomo, non potendoli soddisfare nella vita normale, si sforza di viverli quando dorme.
Per Mauri i sogni sono il risultato di automatismi psicologici, di elucubrazioni incoscienti o di
associazioni di idee che, come è logico, danno origine a immagini mentali.
Secondo Saint-Denis nel sogno c'è lo sviluppo naturale e spontaneo di una serie di reminiscenze.
Delboeuf sostiene la conservazione indefinita di impressioni che Richet battezzò con il nome di
pantomnesia (reminiscenza universale).
Conan Doyle ammette solamente due specie di sogni: quelli risultanti da esperienze fatte dallo
Spirito libero e quelli provenienti da azioni confuse delle facoltà inferiori che permangono nel corpo
quando lo Spirito si assenta.
Flammarion, Rosso de Luna, Dunne, Lombroso, Maeterlink e molti altri studiarono il fenomeno e
lasciarono sull'argomento teorie interessanti ma non concluse.
Possiamo, pertanto, classificare i sogni secondo due categorie: sogni del subcosciente e sogni
reali.
SOGNI DEL SUBCOSCIENTE
Sono riproduzioni di pensieri, idee e impressioni che si imprimono nella nostra mente durante la
veglia; fatti correnti della vita normale che rimangono registrati negli anfratti della memoria e che,
durante il  sonno, continuano a preoccupare lo Spirito con maggiore o minore intensità. Questi  elementi
salendo dal subcosciente, per così dire, si spingono a vicenda e formano vere trame costituite da
reminiscenze presenti e passate, diventando tali sogni quasi sempre di difficile comprensione,
proprio perché sono confusi, complessi e stravaganti.
Nei sogni del subcosciente concorrono pure altri fattori, come il temperamento immaginativo o
emozionale dell'individuo, le sue repressioni, principalmente quelle di natura sessuale, perturbazioni
fisiologiche momentanee. Chi dorme solamente, in questi sogni vede quadri formati nella sua stessa
mente subcosciente perché tali sogni sono unicamente autoprodotti mentali inferiori.
Infine, ciò che li definisce e caratterizza, oltre a essere confusi e nebulosi, è l'incoerenza, la
mancanza di nitidezza, di luce e di colore.
SOGNI REALI
Mentre il corpo fisico riposa, lo Spirito passa ad agire sul piano spirituale, dove avrà maggiore o
minore libertà di azione, secondo la propria condizione evolutiva; alcuni si comportano liberamente,
altri dipendono da terzi, ma tutti sono attratti da luoghi a loro affini o congeniali.
Quindi, giustamente per chi vede o sente i contatti che stabilisce con persone o cose di questi
luoghi o
sfere d'azione, questi contatti sono i sogni reali che, come ben si comprende, non sono più
elaborazioni della mente subcosciente individuale, bensì visioni perfette, dirette e oggettive di questi
mondi; veri sdoppiamenti, esteriorizzazioni involontarie dello Spirito.
Gli esseri incarnati, soggetti come sono alle leggi che reggono il piano materiale, si liberano di
queste esteriorizzazioni solo disincarnandosi e perciò, proprio quando si trovano esteriorizzati
durante il sonno, le leggi del mondo materiale prevalgono mantenendo la cortina dell'oscurità
vibratoria fra i due mondi.
Questa è la ragione per cui i sogni, proprio quelli reali, sono normalmente indistinti, nebulosi,
difficili da ricordare. Per ciò quando si ha necessità di ovviare a questo stato di cose facendo in modo
che i sogni si possano ricordare più facilmente, gli agenti dell'invisibile lanciano nella mente del
dormiente importanti suggestioni, facilmente trasformabili, al risveglio, in immagini mentali
allegoriche rappresentative degli insegnamenti, degli avvertimenti o delle esperienze che il
dormiente deve ricordare.
Gli Spiriti sono pure soliti condurre il dormiente in regioni o istituzioni dello spazio, procurandogli
contatti ed esperienze necessarie al suo apprendistato spirituale, fra le quali il ricordo, per il riferito
processo, in qualche modo sempre rimane.
E se questo succede con gli Spiriti buoni, succede pure con quelli cattivi che, valendosi della legge
delle affinità vibratorie, si beffano dei dormienti e caricano
i loro recessi, inoculando o alimentando le loro menti sprovvedute con idee o tendenze malefiche.
I medium poi si preservano da queste infelici ricorrenze purificandosi nel corpo e nello spirito e
infine, affinché la loro tonalità vibratoria si elevi, pregando e vigilando come il Divino Maestro ha
raccomandato.
Conforme, però, al suo sviluppo spirituale, lo Spirito può, così sdoppiato, viaggiare in varie regioni
eteree, vederle e comprenderle; istruirsi, penetrare in avvenimenti passati o futuri del settore dei
cosiddetti sogni simbolici o profetici.
In questo mondo differente, nel quale entriamo giornalmente, molte cose sono a nostra
disposizione, di aiuto al nostro sforzo evolutivo, costituiscono materiale di studio, elementi di ricerca,
contatti riparatori, consigli e istruzioni di amici disincarnati o no e di istruttori spirituali.
La luminosità, la nitidezza, la chiarezza, la logica e il colore, ecco le caratteristiche inconfondibili
di questi sogni reali, unici, veri.
Ciò che è necessario, è avere durante questi sogni relativa coscienza di ciò che succede, e solo
questo possiamo normalmente ottenere, per mezzo di continui esercizi di autosuggestione e di
autodisciplina della volontà che devono essere eseguiti giornalmente, prima di addormentarsi previa
intesa con la guida spirituale.
Sono pochi quelli che, al risveglio, si ricordano della vita eccellente vissuta durante il sonno. In
generale ci ricordiamo solo dell'ultimo sogno, quello avvenuto
al risveglio e proprio questo viene subito spazzato via dalla memoria con l'irrompere brutale degli
avvenimenti materiali immediati.
Nel libro I Messaggeri (24) (cap. 37) André Luiz, riferendosi agli incontri che avvengono durante
il sonno, aggiunge:
«Queste occorrenze, nei circoli della crosta terrestre, succedono a migliaia, tutte le notti. Per la
maggior parte dei fratelli incarnati, il sogno riflette appena le perturbazioni fisiologiche o
sentimentali di chi si consegna; pertanto esiste un gran numero di persone che, con maggiore o
minore precisione, sono in grado di svolgere questo interscambio spirituale».
Viviamo attualmente incarnati, con una perdita di oltre un terzo della nostra vita cosciente che
sfugge così al nostro controllo nelle nebbie dell'oblio del sonno.
Il problema consiste poi nell'acquisire poco alla volta questo dominio, vivendo coscientemente,
tanto di giorno che di notte, nella veglia come nel sonno affinché la luce della verità trionfi sulle
ombre della notte e perché la vita veramente sia eterna.
Un altro mezzo per conservare coscienza al risveglio, sta nello sviluppare il centro di forza
coronarico di autosuggestione.
(24) André Luiz e Franscisco Cândido Xavier, Os Mensageiros, 29a ed. São Paulo, 1996 (N.d.T.).
Le facoltà della lucidità, così bella e così utile, aprono al medium educato e cosciente un mondo
straordinario di conoscenze e rivelazioni spirituali. Trasformano l'uomo in un essere diverso visto che
ha il potere, anche quando è incarnato, di vivere nei due mondi. Si aprono per lui illimitati orizzonti
che abbracciano molto dell'universo e gli permetteranno di comprendere molto della grandezza della
creazione divina.
Ma i medium necessitano di studio e sviluppo metodici e progressivi, cosa che diventa possibile
quando lo Spirito si trova nelle condizioni di meritarselo, quando è degno e può guadagnare la
collaborazione preziosa e indispensabile di assistenti spirituali competenti.
Molti processi vengono usati per questo sviluppo, essendo i più comuni, per la veggenza, per
esempio, quelli del gruppo della cristalloveggenza, cioè: il fissare superfici lisce e brillanti, come
sfere di vetro, bottiglie o bicchieri contenenti acqua, specchi, lenti, oggetti di metallo levigato, pozze
d'acqua, macchie di colore lucide.
Non essendoci medianità-compito, nessun processo materiale o artificiale darà risultati se
l'individuo. dal punto di vista morale, o secondo le necessità della sua stessa evoluzione, non si
dimostra degno.
Le superfici brillanti provocano una autoipnotizzazione che non risolve niente di definitivo, perché
se gli assistenti invisibili non proiettano niente su tali superfici, niente potrà essere visto; a volte le
guide, tuttavia
consigliano tali processi nell'intento di mettere l'apprendista nella condizione di fare esercizi di
concentrazione familiariarizzandosi così con la disciplina mentale.
Gli assistenti sono pure soliti ad agire sui medium in fase evolutiva, aumentando loro le vibrazioni
della ghiandola pineale e proiettando, durante il sonno o il dormiveglia, quadri simbolici nel campo
della visione.
Per produrre tali fenomeni si valgono pure dell'ambiente che si forma nelle sessioni spiritiche ben
condotte, avendo a propria disposizione, in queste condizioni, carichi poderosi di fluidi appropriati
alle formazioni ideoplastiche.
Ma, ripeto, per lo sviluppo di queste facoltà la condizione necessaria è la riforma individuale del
medium con la purificazione dei suoi pensieri e atti, perché da ciò decorrerà l'elevazione della sua
vibrazione perispirituale a un livello compatibile con la produzione di tali fenomeni, cioè al livello
delle vibrazioni del piano etereo.

tratto da Medianita' di Edgard Armond

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