domenica 28 novembre 2010

Gli esperimenti di Scole provano l'esistenza dell'Aldilà

Gli esperimenti di Scole provano l'esistenza dell'Aldilà

Per gli scettici dalla mentalità aperta, le prove, raccolte per un periodo di oltre quattro anni mediante più di 500 sedute eseguite dagli sperimentatori di Scole e dal gruppo dell'Aldilà, sono assolute, definitive e inconfutabili. In molti li considerano come i più rilevanti esperimenti sull'Aldilà condotti in epoca recente in tutto il mondo.
Victor Zammit
Scole è un villaggio della Contea di Norfolk in Inghilterra. Utilizzandolo come base, i medium Robin e Sandra Foy, Alan e Diana Bennett e altri sperimentatori produssero prove lampanti dell'esistenza dell'Aldilà mediante esperimenti condotti in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Irlanda e in Spagna. Altri gruppi di tutto il mondo stanno ripetendo i loro risultati che non mancheranno di convincere anche i più ostinati scettici dalla mentalità aperta.
Come si procedette all'autenticazione dei fenomeni
Tra gli scienziati e gli investigatori più esperti che presero parte agli esperimenti di Scole non possiamo non ricordare il  Prof. David Fontana, il Prof. Arthur Ellison e Montague Keen. Naturalmente, durante quei quattro anni ci furono molti altri che parteciparono agli esperimenti in qualità di esperti o di ospiti: il Dott. Hans Schaer, un avvocato, il Dott. Ernst Senkowski, Piers Eggett, Keith Mcquin Roberts, il Dott. Rupert Sheldrake, il Prof. Ivor Grattan-Guiness - tutti con esperienza scientifica o di altro genere, ma comunque di alto livello - e un gruppo di altri testimoni altamente attendibili, che avevano avuto anni d'esperienza in materia di fenomeni paranormali.
Il coinvolgimento degli scienziati della NASA
Negli Stati Uniti, agli esperimenti prese parte anche un gran numero di scienziati. C'erano anche scienziati esperti dell'agenzia spaziale NASA e altri dell'Institute of Noetic Sciences, la cui sede è vicino a San Francisco, come pure rappresentanti della Stanford University. Grant e Jane Solomon riferiscono che circa quindici scienziati del gruppo della NASA successivamente costituirono il loro gruppo di ricerca sul paranormale per comunicare con le entità dell'Aldilà.
Al lettore chiedo di considerare una cosa di fondamentale importanza: durante gli esperimenti il "gruppo spirituale" che lavorava dall'Aldilà affermò espressamente che erano loro a dar vita ai fenomeni paranormali testimoniati. Tutto ciò allo scopo di escludere dal novero delle possibili spiegazioni degli effetti degli esperimenti di Scole fenomeni di "Percezione Extrasensoriale" e altre congetture teoriche e astratte. Il "gruppo spirituale" si identificò: c'erano John Paxton – uno spirito evoluto; Manu – descritto come una guida spirituale estremamente potente; Patrick McHenna - descritto come "un'anima piacevole" di origine irlandese; Raji – un cordiale personaggio indiano; e la Signora Emily Bradshaw – una "aiutante spirituale gradevole e precisa". Edward Matthews era una "meravigliosa anima sensibile". Gli "scienziati spirituali" si identificarono come William, Albert, Joseph ed Edwin. Saltuariamente erano ospiti osservatori spirituali, come la medium di talento Helen Duncan.
La Relazione di Scole
È disponibile una relazione scientifica preparata per la Society for Physical Research (Società per la Ricerca sul Paranormale). Sul suo sito web è possibile trovare una relazione riassuntiva di 300 pagine che convalida i fenomeni. Secondo Montague Keen, che parla per conto di tre investigatori che scrissero la Relazione, "Nessuno dei nostri critici è stato in grado di individuare un solo caso di frode o inganno". (Keen ed Ellison 1999).
Il gruppo iniziò con due medium che consegnavano messaggi da un gruppo non fisico. Molti di questi messaggi contenevano informazioni personali di cui nessun altro era a conoscenza. Presto i messaggi si presentarono nella forma di voci che chiunque nella stanza poteva ascoltare. Poi fu il momento della effettiva materializzazione di persone e oggetti dal lato non fisico. Molti degli sperimentatori provarono il tocco fisico e si verificò la levitazione di un tavolo.
Materializzazioni e fotografie di spiriti
Si materializzarono più di cinquanta oggetti di piccole dimensioni, compresi una collana d'argento, una moneta con l'effige di Churchill, una piccola sfera di cristallo di quarzo rosa, un penny inglese del 1940, una moneta da un franco del 1928, un ciondolo d'argento del "Gream Reaper", una copia originale del Daily Mail del 1° aprile del 1944, una copia originale del Daily Express del 28 maggio 1945, e molti altri.
Con la fotografia furono condotti interessanti esperimenti. Vennero impresse immagini su rullini sigillati posti in una scatola chiusa a chiave. Queste immagini comprendevano foto reali di persone e luoghi, a volte del passato, e vari versi oscuri e disegni che richiesero sforzo per essere identificati. C'erano anche immagini di altre dimensioni e degli esseri che le abitano. Alla fine, alcune videocamere furono in grado di registrare immagini di disincarnati.
Luci metafisiche
Uno dei fenomeni più spettacolari degli esperimenti di Scole furono le luci metafisiche che si materializzarono e volteggiarono nella stanza dando vita a varie coreografie. Occasionalmente, queste luci emettevano raggi e attraversavano oggetti solidi. Quando toccavano le persone, c'era una sensazione percepibile, e quando entravano nel corpo di una persona, si verificava una guarigione. La velocità, le diverse configurazioni e altri fenomeni legati alle luci erano sbalorditivi - a maggior ragione per il fatto che tutti i testimoni affermarono che era impossibile che le luci potessero essere state in alcun modo manipolate fisicamente in maniera fraudolenta. Tutti questi fenomeni furono accompagnati da improvvisi e intensi crolli della temperatura.
Ecco come Piers Eggett, uno dei testimoni oculari, descrisse le luci:
"Era una piccola sfera di luce bianca che si muoveva nella stanza in tutte le direzioni, a volte a grande velocità, lasciando una scia, come un fuoco d'artificio, per la persistenza della visione... A volte la luce si librava a mezz'aria, e poi toccava alcuni dei presenti, provocando loro una piccola scossa elettrica".
Secondo gli altri testimoni oculari, il punto di luce, normalmente singolo:

Si lanciava a grande velocità e si esibiva in elaborate piroette ... compresi cerchi perfetti, eseguiti ad alta velocità e con una precisione che pareva incompatibile con la manipolazione fisica.
Si posizionava sulle mani tese e saltava da una ad un'altra.
Entrava in un cristallo e rimaneva sotto forma di un puntino di luce che si muoveva all'interno del cristallo ...
Colpiva la superficie del tavolo con un urto acuto, o colpiva il vetro della cupola o un piatto con un tintinnio appropriato, e lo faceva ripetutamente rimanendo visibile come un puntino di luce ben definito.
Rispondeva a richieste, come illuminare e irradiare parti del corpo dei testimoni.
Si muoveva al ritmo della musica registrata sul nastro.
Produceva "lampi di luce" nell'area di una grande stanza, ad una distanza di 3-3,5 metri dal gruppo che sedeva intorno ad un tavolo (in Spagna).
Spesso si lanciava "in picchiata" sulla superficie del tavolo, colpendola in maniera ben visibile e udibile, e dando l'impressione di riemergere da un'area posta immediatamente sotto il tavolo (Los Angeles, Stati Uniti).
Cambiava forma, passando da un puntino di luce a una radiazione generalizzata.
Si muoveva ad altissima velocità, descrivendo, a tratti, perfette figure geometriche a una distanza di circa mezzo metro dal volto dei visitatori, ma senza emettere alcun suono e senza creare alcun movimento percepibile dell'aria.
Testimonianza di un mago espertoGli scettici potrebbero sostenere che questi effetti potrebbero essere prodotti da prestigiatori  sui palcoscenici utilizzando grossi cavi di fibra di vetro che proiettano luci al laser.
Questa possibilità, naturalmente, venne presa in considerazione da James Webster, mago professionista e membro di vecchia data del Circolo dei Maghi, il quale ha alle spalle oltre cinquant'anni di indagini sul paranormale. In tre occasioni assistette agli esperimenti del gruppo di Scole e pubblicò le sue relazioni. La sua conclusione è stata recentemente pubblicata sulla rivista inglese Psychic World (giugno 2001):

Non ho scoperto nessun segno di frode e, a mio parere, tali frodi non sarebbero state possibili, sia per il tipo di fenomeni osservati, sia  per le condizioni in cui si sono prodotti ...
Kingsley Fairbridge
Ci furono parecchie rivelazioni sorprendenti durante gli anni degli esperimenti di Scole - ma una che ho trovato particolarmente interessante riguardava un componente del gruppo spirituale, il cui nome sulla Terra era Kingsley Fairbridge
Le informazioni del gruppo spirituale attestavano che Kingsley Fairbridge era nato in Sud Africa, aveva frequentato le scuole ad Oxford e si era trasferito in Australia. Là Kingsley aveva fondato le Fairbridge Farm Schools, per insegnare un mestiere ai bambini svantaggiati. Purtroppo Kingsley non godeva di buona salute e morì piuttosto giovane. Nessuno sembrava sapere nulla di lui, ma il gruppo di Scole si sforzò di indagare in dettaglio. Sul nuovo Bollettino di Scole venne pubblicato un avviso con una richiesta d'aiuto.
Uno degli abbonati al Bollettino, un pilota della California, riferì le informazioni a dei conoscenti in Australia. E, sorpresa, un amico del pilota conosceva la figlia di Kingsley Fairbridge che viveva ancora in Australia! La figlia contattò il gruppo di Scole che le inviò una copia della fotografia materializzatasi dall'Aldilà. La figlia di Kingsley Fairbridge confermò l'accuratezza delle informazioni, tutti i dettagli che le furono comunicati e anche la foto di suo padre che le venne inviata
Molto di quello che si verificò durante gli esperimenti di Scole non è nuovo alla ricerca sul paranormale. Nel passato, i sensitivi riferivano di luci danzanti, di materializzazioni, di contatti verbali con le entità dell'Aldilà. Per ulteriori informazioni si consiglia di fare riferimento all'Enciclopedia delle Scienze Metafisiche di Fodor del 1934, alla voce ANDREWS, Mrs. MARY, di Moravia, presso Auburn negli U.S.A., una delle primissime medium esperte nella materializzazione.
Aggiornamento sull'Esperimento di Scole
È disponibile una nuova edizione in lingua inglese del libro The Scole Experiment (Campion Publishing 2006) - L'Esperimento di Scole. Essa contiene i dettagli di nuove comunicazioni ricevute dai medium cinque anni dopo il termine dell'Esperimento di Scole. Per ulteriori informazioni, visitare il sito ufficiale.  http://www.thescoleexperiment.com/book_00.htm
È in corso di progettazione un nuovo libro sull'Esperimento di Norfolk.
Su Internet
La Relazione di Scole è disponibile presso la Society for Psychical Research
Chi è interessato può visitarne il sito web
http://www.spr.ac.uk/index.php3?page=books.
“What the Scole Experiment Meant to Me” (Cosa significò per me l'esperimento di Scole) di Robin Foy
http://www.survivalafterdeath.org/articles/foy/scole.htm
“Reflections on the Scole Experiment” (Riflessioni sull'esperimento di Scole) di Alan e Diana Bennett -
http://www.survivalafterdeath.org/articles/bennett/reflections.htm
“The Scole Event” (L'evento di Scole) una testimonianza oculare di Montague Keen, a lungo membro della Society for Psychical Research,
http://www.scimednet.org/library/articlesN73+/N73Keen_Scoleevent.htm

“Witnessing physical phenomena with the Scole Group” (Testimoniando i fenomeni metafisici con il Gruppo di Scole) di Nick Kyle della Scottish Society for Psychical Research
 
http://www.nick.kyle.btinternet.co.uk/new_page_10.htm.

I punti di vista dei testimoni oculari Dott. Ernst Senkowski
http://www.thescoleexperiment.com/book_04.htm
Tratto dal libro on line: "A Lawyer Presents the Case for the Afterlife"

Come stanno i nostri Cari nell'Aldilà?

La questione più importante per la maggior parte delle persone, ovviamente, è se i loro Cari che
sono morti stanno tutti bene. Vi posso dire con grande sicurezza che stanno bene, anzi, sono felici.
Chiunque parla dall'Aldilà descrive la loro felicità, perchè vivono senza preoccupazioni, si sentono
sani, con la sensazione di essere leggeri come una piuma, in un corpo giovane che non ha dolori nè
malattie. Sono contenti.
Quanto al motivo per cui non comunicano con noi molto spesso -o affatto-,
è che è molto difficile.
Non è qualcosa che possono fare facilmente. Sappiamo che ci sono poche persone dalla nostra parte
dell'esistenza in grado di comunicare col lato opposto della vita. Parimenti, anche la maggioranza
degli Spiriti non è in grado di farlo: possono recepire i nostri pensieri, ma non possono comunicare
facilmente.
Non sono preoccupati per noi, se siamo in lutto ed infelici. Ora sanno la verità: noi e loro siamo
esseri eterni. Potrete vivere la vostra vita e la transizione verso il piano successivo di esistenza dove
sanno che ci riuniremo, ma nel frattempo, Loro sanno che dobbiamo continuare ad imparare le
lezioni necessarie e che non si può davvero fare nulla per aiutarci con le nostre lotte quotidiane:
dobbiamo riuscirci da soli.
Sono inoltre impegnati ad imparare di più sulla vita e sull'eternità. Hanno occupazioni ed obiettivi
da raggiungere, ovvero ciò che essi desideravano fare sul piano terreno, ma non hanno potuto
realizzare. Non ci hanno dimenticati e, come facciamo noi quando andiamo a lavorare che lasciamo
i nostri familiari a casa, quelli che vivono Là non sono troppo preoccupati, non fino al punto da
rimanerci sempre accanto.
Tuttavia, è possibile avere la loro assistenza nell'apprendimento di alcune lezioni di vita. Si può
ricevere un' improvvisa intuizione, o una sensazione di calma e di pace nel bel mezzo dei più brutti
momenti. Oppure, qualcuno sul piano terreno ci può contattare in modo imprevisto con un
messaggio che abbiamo bisogno di sentire, o si possono avere "casuali" informazioni utili da un
libro o dalla televisione che ci aiutano nei momenti di crisi. Ognuna di queste intuizioni può
giungere da Loro che ci danno assistenza, anche se non certo nel modo in cui potremmo
aspettarcela o desiderarla.
Essi spesso tornano ad essere con noi quando li pensiamo, ma non osservano compleanni e
anniversari, perché non esiste il tempo, così come lo conosciamo qui, nella vita ultraterrena.
Tuttavia, quando li pensiamo e sanno che la famiglia è riunita, spesso sono in mezzo a noi. Sono
con noi, ma non ci è possibile vederLi, ma siate certi che i nostri pensieri arrivano nell'Aldilà e Loro
rispondono raggiungendoci nelle occasioni speciali. Sappiate solo che sono più felici di quanto non
siano mai stati, ma sono sempre in contatto con noi e sanno che ci si è separati solo per un breve
periodo. Stanno benone. Se il vostro Caro era un neonato o un bambino, egli sta con Coloro che lo
hanno preceduto. Essi continueranno a curare quel bambino con amore, e al momento del
Passaggio, faranno sì che si riunisca coi suoi genitori.

QUANDO L’ALDILÀ CHIAMA E QUANDO E PERCHÉ NON RISPONDE

I) Chi chiama non ha forza sufficiente per farsi sentire: quindi l’entità non lo sente e ovviamente
non risponde.
Il) Chi chiama ha voce forte, ma il soggetto chiamato non sente, perché:
1) è molto in alto, sente di più l’amore di Dio e sta vivendo un periodo di grande serenità interiore e
ha ormai scarso interesse per i problemi terreni;
2) è immerso nel sonno rigeneratore, in quanto ha bisogno di ritemprare le proprie energie;
3) è trapassato da poco e deve superare il trauma del passaggio a questa nuova situazione;
4) è altrove a compiere qualche buona azione, come aiutare chi sulla terra sta male fisicamente o chi
è appena arrivato alla nuova dimensione e ha bisogno di qualcuno che lo accolga e lo conforti e
l’aiuti ad orientarsi.
III) Chi chiama ha forza per farsi sentire e il soggetto chiamato sente, ma non risponde, perché:
1) è timido, lo era in vita terrena e continua ad esserlo, in quanto il suo carattere non è cambiato e
quindi, se nel momento in cui entra in contatto si sente a disagio, egli si allontana;
2) ha paura di rispondere, poiché, per esempio, non conosce chi lo ha chiamato;
3) si preoccupa di non creare dispiaceri ai suoi cari, per esempio violandone preconcetti consolidati
e perciò causando in loro traumi psicologici;
4) non vuole, o perché sa che i suoi hanno già abbastanza prove, o perché era da sempre contrario
alle comunicazioni medianiche, o infine perché si sente colpevole di aver compiuto cose non facili
da raccontare a chi lo sta chiamando;
5) obbedisce a quello che sente come un veto divino.
IV) Il chiamato sente e decide di rispondere: egli sente di far cosa buona, col consenso di Dio.

Stelio Semeraro