sabato 26 maggio 2012

il paese del mattino


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Il mio destino non era quello di restare nel Paese dell’Alba. La mia nuova
dimora si trovava nel «Paese del Mattino», dove i miei amici mi accompa-
gnarono. Il Paese era situato oltre la montagna dietro la quale avevo l’abi-
tudine di osservare la luce nascente, che mai si levava totalmente nel Paese
dell’Alba.
Nel Paese del Mattino scoprii che potevo avere una piccola casa, qualco-
sa che avevo guadagnato con i miei sforzi. Ho sempre amato avere un luogo
tutto mio, e quel piccolo cottage mi era molto caro. Il luogo era piacevole e
tranquillo, circondato da colline che si aprivano su praterie coperte di ve-
getazione verde e gialla. Vicino alla mia casa comunque non vi era nessun
albero, nessun cespuglio, nessun fiore sul quale l’occhio potesse posarsi,
perché i miei sforzi non erano ancora sbocciati come fiori. Ma un magnifico
caprifoglio si appoggiava al portico, e il suo profumo giungeva fino alla mia
camera. Era un regalo di Bianca, il risultato dei suoi pensieri puri e amore-
voli, la testimonianza della sua fedeltà.
La mia piccola casa aveva solo due stanze: una per ricevere gli amici e per
studiare, l’altra per riposarmi quando rientravo dal Piano Terrestre, stanco
del mio lavoro. Al suo interno vi erano anche l’immagine di Bianca, circon-
data di rose, e gli altri miei piccoli tesori. All’esterno, il cielo blu risplendeva
di una luce pura e i miei occhi, che avevano tanto desiderato vederlo, vi si
volgevano spesso; la tenera erba verde, dopo i miei viaggi nelle tenebre, mi
sembrava così bella che provavo un profondo sentimento di riconoscenza.
Una voce amorevole mi risvegliò dalle mie fantasticherie. Aprii gli occhi
e vidi mio padre. Quale gioia! La mia felicità raddoppiò quando mi chiese
di andare con lui sulla Terra per mostrare in visione a Bianca la mia casa.
Penso sempre con gioia e fierezza a quella casa nel Mondo Spirituale, la
prima che avessi davvero guadagnato. Quella dove risiedo ora è molto più
elegante, la sfera nella quale ora vivo è molto più bella in ogni aspetto, ma
mai sono stato così felice come quando ricevetti la mia prima casa.
Non cercherò di descrivere tutte le mie attività sul Piano terrestre duran-
te quel periodo; basterà un esempio per tutti.
Per gli spiriti e per i mortali, il tempo passa, e porta dei cambiamenti.
Mentre operavo per aiutare gli altri, imparavo poco alla volta la lezione che
per me era sempre stata così difficile: perdonare i miei nemici e rendere loro
il bene per il male ricevuto. Era stata per me una dura battaglia superare
il mio desiderio di vendetta, o l’auspicare che chi mi aveva fatto dei grandi
torti fosse colpito da una qualche forma di punizione; ed era ancora più
difficile voler fare del bene, di mia spontanea volontà, a quelle persone.
Quando lavoravo sul Piano Terrestre, andavo spesso dal mio peggior ne-
mico. Percepiva inconsciamente la mia presenza, che gli risvegliava il ricor-
do di me. Notavo ogni volta che i suoi pensieri al mio riguardo erano tanto
amari quanto i miei nei suoi confronti. Non sentivamo certo la mancanza
l’uno dell’altro. In visione, vedevo spesso gli avvenimenti passati delle no-
stre vite, oscurati dalle nubi nere dell’odio reciproco. Vedevo, con la mia
nuova conoscenza spirituale, dove avevo sbagliato nei suoi confronti, con
la stessa chiarezza con cui vedevo gli errori del mio nemico. Dopo quelle
visite ritornavo a casa mia, pieno di dispiacere e rimpianto. Ma mi sentivo
sempre incapace di provare null’altro che amarezza verso colui la cui vita
era stata legata alla mia solo per il peggio.
Un giorno in cui mi trovavo vicino a quel mortale, mi accorsi che co-
minciavo a provare un nuovo sentimento, simile alla compassione, perché
anche quella persona sentiva amarezza nel pensare al comune passato. Era
nato in lui il rimpianto di non essere stati legati da un destino diverso da
quello che ci aveva uniti. Nacque così tra noi un’opinione reciproca più fa-
vorevole, che per quanto fragile e sottile, costituiva per me il primo frutto
degli sforzi che facevo per superare la mia ira. Il muro di odio che ci sepa-
rava, e ci rendeva prigionieri l’uno dell’altro, cominciava a crollare. Poi,
proprio come in passato mi era stata offerta l’occasione di fargli del male,
mi fu data quella di fargli del bene. E fu la mia mano – quella che in vita
avevo puntato contro di lui per maledirlo – che lo aiutò.
Il mio nemico non era consapevole della mia presenza e del mio inter-
vento in suo favore, ma sentì vagamente che l’odio tra noi si era spento, e
che valeva la pena ormai di dimenticare qualunque disaccordo. Venne così
il momento in cui fummo in grado di perdonarci reciprocamente, scio-
gliendo per sempre i legami che avevano per così tanto tempo incatenato
l’una all’altra le nostre vite terrene.
Come nel caso del mio amico Benedetto, i nostri spiriti si incontreranno
ancora una volta, quando la morte avrà tagliato il filo della sua vita terre-
na, in modo tale che ognuno possa ottenere il perdono completo dall’al-
tro. Solo allora saremo liberati definitivamente dall’odio e dal rimorso, e
ognuno raggiungerà la rispettiva sfera. Perché l’influenza dei nostri amori
e dei nostri odi terreni sulla nostra anima è molto forte e dura per molto,
molto tempo dopo che la nostra vita sulla Terra ha fine. Ho visto infatti un
gran numero di spiriti legati l’uno all’altro, non dall’amore condiviso, ma
dall’odio reciproco. 

tratto da  Franchezzo - Un viaggiatore nel mondo dello spirito

sabato 19 maggio 2012

Sarete la stessa persona

Il giorno, dopo la vostra "morte" sarete la stessa persona del giorno prima, tranne che avrete gettato via il vostro corpo fisico. Potrete, però, esprimervi attraverso quello eterico che è una replica esatta di quello fisico, ma privo di ogni imperfezione, perchè tutte le malattie e le infermità saranno state lasciate dietro di voi.
I sordi udranno, i muti parleranno, i ciechi vedranno, gli storpi non saranno più tali....
È necessario capire che la vita nel mondo degli Spiriti non è un sogno nebuloso, ma è piena di tantissime attività, per cui é altrettanto reale quanto la vita che ognuno di noi vive qui.
Siamo abituati a pensare al mondo materiale come se fosse reale e solido, anche se in realtà non è così, come la Fisica Atomica ci dimostra. Le cose della mente, o dello Spirito, ci sembrano oscure e vaghe, ma per Coloro che vivono dall'Altra Parte, il mondo fisico ne è solo l'ombra.
Questo, senza dubbio, sarà difficile per voi da capire, ma troverete una perfetta analogia se pensate ai vostri sogni. Quando sognate, tutte le cose che vedete sono reali nel loro accadere e si limitano a diventare sogni solo quando vi svegliate. Se non doveste mai svegliarvi, il sogno sarebbe il perpetuo stato della vostra esistenza e quello stato onirico sarebbe la vostra realtà. Il mondo degli Spiriti è tutto intorno a noi. Alcune persone lo vedono e sentono, perché possono entrare in sintonia con le sue vibrazioni, ma non si trova in qualche lontano continente, essendo parte dell'universo, mescolato e compenetrato con il mondo fisico.
È necessario respingere dalla mente la vecchia idea teologica che, dopo la "morte", vi è un eterno sonno indisturbato,sebbene ci possa essere, in un primo momento, un breve periodo di riposo per permettere allo spirito appena arrivato di adattarsi alla sua nuova vita.
Questo richiede di solito un pò di tempo. Poi si incontrano coloro che ci hanno preceduto e le famiglie vengono riunite. Vecchi sodalizi ed antiche amicizie sono ristabiliti. So che la domanda che ora vi frulla nella mente è: "Come sarò in grado di riconoscere coloro che mi hanno preceduto?"
Questa non è una reale difficoltà, perchè Loro vi conoscono, essendo sempre stati in costante contatto con voi. Poi, dato che il mondo degli Spiriti è un luogo dove il pensiero è la realtà, essi saranno in grado di mostrarsi a voi per come li conoscevate, anche coi loro vecchi difetti fisici.
Vi è, tuttavia, un grande fattore sempre operante nel mondo dello spirito, cioè la legge inalterabile dell'attrazione, per cui solo quelli con qualità spirituali simili possono incontrarsi sullo stesso piano di esistenza nella nuova vita. Marito e moglie, tenuti insieme sulla terra da un mero vincolo legale, e tra i quali non esisteva vero amore, non staranno più insieme nella vita spirituale.

A volte, alcuni sono perplessi nel sapere che esistono anche diversi edifici nell'Aldilà.
È necessario ricordare, però, che queste non sono fatte di mattoni e malta, ma costruite dal pensiero
e tanto vale anche per l'abbigliamento che viene indossato.
L'istinto di vestirci è profondamente radicato in noi ed è diventato abituale, visto che nessuno si sognerebbe mai di camminare per le strade totalmente nudo. Questa abitudine fa parte del nostro abito mentale e per questo persiste anche dall'Altra Parte, dove gli stati mentali sono la realtà.
"E il cibo?" ci si può chiedere..... "Non si mangia, Lì?"
Finché c'è desiderio di cibarsi, questo bisogno mentale è pienamente soddisfatto anche Lì, grazie all'illusione concreta di ottenere tutto ciò che si chiede. Si può chiamare questo un bisogno molto materiale, se volete, ma è molto più sano e logico delle porte del Paradiso e delle arpe d'oro!
Nel mondo degli Spiriti, non ci sono difficoltà linguistiche. Tutte le persone di tutte le nazioni parlano la stessa lingua - il pensiero. Non ci sono parole prodotte dalla bocca, perchè le idee sono trasmesse telepaticamente, da una persona all'altra. Le parole, dopo tutto, non sono che goffe sostituzioni dei pensieri, mezzi artificiali con cui comunicare le nostre idee l'uno all'altro, ma le parole non potranno mai esprimere adeguatamente i pensieri che si cerca di trasmettere.
Un giorno, quando la razza umana si sarà evoluta, il linguaggio sarà abolito, in quanto avremo imparato a trasmettere le nostre idee, i nostri pensieri, telepaticamente e così molte delle nostre difficoltà internazionali scompariranno. Nel mondo degli Spiriti, i pensieri di ogni persona sono conosciuti e non possono essere nascosti: non ci può essere inganno o finzione. Ogni individuo è conosciuto per quello che è, non può ingannare nessuno, perchè mentire è impossibile.
"E l'età?" ci si può chiedere. "Cosa succede alle persone anziane che muoiono?"
Età fisica e crescita mentale non procedono alla stessa velocità. Noi avventatamente giudichiamo la mente di un uomo dall'età del suo corpo fisico qui, ma dall'altro lato della vita è la mente che sopravvive e la crescita mentale consiste nel progresso verso la maturità.
I bambini diverranno adulti e gli anziani saranno giovani nello spirito.
Che lavori fanno? Lì ogni persona cerca di esprimere la sua inclinazione naturale.
In questa vita terrena ci sono migliaia di cantanti che non hanno mai cantato,attori che non hanno mai recitato, pittori che non hanno mai dipinto, poeti che non hanno mai scritto una riga di poesia, musicisti che non hanno mai composta una nota. Tutti questi talenti non hanno mai avuto l'occasione di essere espressi, perché hanno dovuto avere qualche altra occupazione per garantirsi di che vivere.
Dall'Altra Parte,invece, tutti possono esprimere il proprio talento: non ci sono pioli quadrati da infilare in buchi rotondi, in quel Mondo. Per Loro, la vita è una strada di progresso continuo, in cui ognuno cerca di eliminare le imperfezioni dalla sua natura e perfezionare il proprio essere.
In questa ricerca della perfezione, non c'è limite, ma si va avanti per l'eternità.
Il mondo dello spirito non sarà così poco familiare come pensiamo che sia, perché la maggior parte di noi lo visitano nel sonno. Purtroppo, pochi di noi ricordano quello che sogniamo, ma quando, però, passiamo Oltre, per associazione di idee ricorderemo le nostre esperienze notturne.
Naturalmente, ci vuole del tempo per lo Spirito appena giunto nell'Aldilà per acclimatarsi alle nuove condizioni di vita. Questo processo di risveglio è diverso a seconda della conoscenza della vita ultraterrena che il "defunto" aveva prima della sua dipartita. Più era ignorante, maggiore sarà il tempo a lui necessario per familiarizzare con le sue nuove condizioni.
Ne consegue che coloro che in terra erano stati d'idee molto ortodosse, con concezioni rigide del dopo-"morte", sperimentano grandi difficoltà, perché la fase successiva della vita è puramente mentale, sicchè continuano a vivere nel mondo mentale che avevano creato in terra, fino a che non si saranno evoluti abbastanza per cancellare queste illusioni.
Quando si passa, non si entra in Paradiso attraverso una Porta Celeste e neppure si scende all'Inferno attraverso laghi di "fuoco e zolfo", né si dorme per sempre.
Ognuno di noi graviterà naturalmente nella sfera spirituale più adatta, secondo la vita che abbiamo vissuto e il carattere che qui abbiamo sviluppato. Non si può occupare una sfera superiore dello stato spirituale che non abbiamo ancora raggiunto, né vorremo occuparne uno più basso.
Automaticamente, andremo proprio in quel piano adatto a noi e non saremo in grado di far finta che siamo migliori o peggiori perchè, spogliati del nostro corpo fisico, saremo rivelati e conosciuti per quelli che siamo. Coloro che hanno vissuto una vita normale non troveranno nulla di deludente quando arriveranno nel mondo degli Spiriti: è l'egoista, che deve affrontare grandi difficoltà, a causa delle sue cattive abitudini terrene che agiscono come una barriera da superare prima che siano sufficientemente progrediti da associarsi con coloro che amano. Se, a causa della vita che ha vissuto sulla terra, si è tagliato fuori da quelli che lo amano, quello sarà il suo inferno.
Cos'è allora il Paradiso? E' la ricompensa per una vita saggiamente spesa in terra, perché automaticamente si raggiungono coloro che amiamo ... Paradiso e Inferno sono solo stati mentali. Naturalmente, coloro che abitano su un piano superiore possono, se lo desiderano, visitare gli Spiriti che vivono nelle sfere relativamente più basse. Spesso lo fanno. Ma è impossibile per chi abita nei livelli inferiori visitare quelli più elevati. In molti casi, coloro che "muoiono" passano attraverso un difficile periodo di stress, dovuto al fatto che non possono raggiungere le persone che amano rimaste sulla terra. Quando si sono risvegliati nella loro nuova vita, naturalmente, tornano dai loro cari sulla Terra per cercare di far loro sapere della propria sopravvivenza, ma molti fanno fatica a capire che, sebbene possono vedere i membri della loro famiglia, il dolore del lutto non li mette in grado di percepirne la presenza. Questo è un dolore molto intenso che migliaia di Spiriti provano e, sebbene facciano tutto il possibile per attirare l'attenzione su di loro, troppo spesso falliscono e devono lasciarli sconsolatamente. Per qualche legge che non capiamo, quelli che vivono dall'Altra Parte sanno con un pò d'anticipo quando qualcuno sta per passare da questo mondo. Fanno i preparativi necessari per salutarli e per aiutarli durante il passaggio. Questo spiega il fatto che in centinaia di occasioni, prima di "morire", molti chiamano per nome i loro Cari defunti ed affermano di poterli vedere nella stanza. A volte questi parenti in spirito sono stati visti anche dai presenti che assistono il moribondo.
I chiaroveggenti che hanno assistito alla "morte" di un individuo ci dicono di vedere una replica del corpo fisico che gradualmente "sorge" da esso, collegato per un pò ad un filo (è quello che la Bibbia descrive come il "cordone d'argento" (-Clic-) che si origina dal cranio. Quando il filo viene spezzato, giunge la "morte". Questo corpo eterico è visto poi salire verso l'alto, fino a scomparire alla vista.

L'unica cosa che causa grande sofferenza a coloro che sono passati è dunque il nostro eccessivo dolore. Questo, curiosamente, agisce da deterrente impedendo loro di avvicinarsi a noi, nè apprezzano le nostre visite costanti al cimitero, perchè sanno che non sono lì.
La maggior parte degli Spiritualisti ha l'abitudine di mettere i fiori vicino alla fotografia dei propri Cari, particolarmente per ricordare gli anniversari. Questo serve a perpetuare l'idea che lo spirito di chi amiamo è sempre in casa ed essi hanno anche l'abitudine di comunicare con Coloro che sono passati inviando messaggi mentali e trattandoli come se fossero effettivamente presenti.
Io so che questi messaggi vengono ricevuti: per più e più volte ho sentito i ringraziamenti degli Spiriti per questa comunione, e mi hanno dato prova che avevano ricevuto il messaggio ripetendomi alcuni dei concetti espressi.
La Vita spirituale non è uno stato di indeterminatezza o di sonno eterno, ma è attiva e laboriosa, lì dove l'ozio e la disoccupazione non esistono. C'è per tutti un gran da fare, anche se so che è difficile per noi che siamo immersi negli affari materiali, apprezzare le attività del Mondo Spirituale.
Oltre al lavoro, vi è ampia possibilità di svago e di divertimento. Ci sono scuole di educazione e istruzione specializzati in tutti i rami della vita, adatti ad ogni forma di conoscenza che assecondi i desideri di ogni Spirito. Naturalmente, molti di Loro sono impegnati in compiti di cooperazione con le persone viventi in questo mondo, per rendere più facile la comunicazione tra i due regni.
Altri, attratti da persone che stanno seguendo linee simili di ricerca su questa terra nel campo dell'industria, dell'arte, del lavoro,ecc., tornano ad ispirarne gli sforzi, anche se spesso i viventi sono inconsapevoli di cotanto interessamento spirituale.

Silver Birch -medium Maurice Barbanell (1902-1981)

sabato 12 maggio 2012

Il distacco è solo per voi

Voi sapete che nel cosiddetto (aldilà) avete solo amici, vero?
Amici che sono momentaneamente in stati di coscienza diversi, non dico in luoghi diversi, badate bene, perchè lo spazio in
sè non esiste; si tratta solo di stati di coscienza diversi; e questi stati di coscienza fanno sè che ci sentiamo in luoghi differenti
- questo vale principalmente per voi -, ma così non è in realtà.
Siamo sempre in seno al Padre, sempre siamo nel medesimo piano: il piano della coscienza. Ed è solo la nostra
consapevolezza che ci gioca questo tiro curioso, che promuove questa illusione, che ci dà questo miraggio di farci credere
di essere in un piano della coscienza.
Ora, proprio in virtù di questo legame di amicizia e di amore che è sempre presente, a noi giungono come delle onde
di malinconia che voi emettete nei momenti in cui avete delle difficoltà nella vostra vita, quando siete immersi nel dolore,
onde che vengono però da noi percepite in un modo che è differente dal vostro.
la visione che noi abbiamo della vostra sofferenza è ben diversa, perchè sappiamo che tutto avviene per il vostro bene. E'
come se un vostro caro familiare dovesse subire un intervento, sottostare ad una cura, avere una degenza in ospedale;
voi sareste, si, addolorati, però sapreste che attraverso quella sofferenza lui ritrova la salute e quindi, avendo questa
certezza, sopportereste bene questo dispiacere.
E lo stesso è per noi quando vi vediamo così immersi in certe vostre esperienze che vi danno tanta fatica, dolore e disperazione.
Cerchiamo di infondervi coraggio, ma non sempre possiamo dirvi: "Stai tranquillo, va tutto a buon fine!",
altrimenti altereremmo il senso della vostra esperienza. Però, in cuor nostro, confidiamo che possiate trovare la speranza
e capire da voi il senso di quanto state vivendo, e capire soprattutto che quella esperienza è quanto ci è necessario per
quel sommo bene che è la manifestazione in voi di un più ampio stato di coscienza.

I nostri cari che ci hanno lasciato continuano ad aiutarci, a sentirci vicini, oppure c'è un distacco, un allontanamento?

Il distacco è solo per voi, perchè noi vi vediamo, e quel legame d'amore che va oltre la vita, e ci unisce in maniera
indissolubile per tutte le vite che seguiranno, permette a colui che viene nella nostra dimensione (parlo sempre per creature
di media evoluzione) di essere costantemente presente e sentire presso di sè le persone amate. C'è proprio questo miracolo.
In effetti noi siamo tutti nel piano akasico, tutti, noi e voi. E' solo per un errore di trasposizione che voi credete di essere
nel piano fisico, dov'è il vostro corpo fisico; è lì che spostate la vostra consapevolezza e lì credete di essere. Il fatto di avere
dei sensi nel piano fisico fa sè che a poco a poco vi identificate con il vostro corpo fisico, e credete di essere nel piano
fisico, ma noi siamo tutti assieme nel piano akasico; anche coloro che hanno il corpo astrale, e credono di essere nel
piano astrale.
voi con lo spirito siete sempre insieme ai vostri cari, solo che la vostra consapevolezza non può darvene
la certezza. E perchè questo? Perchè la vostra consapevolezza si fonda, per abitudine, soltanto sugli stimoli che vengono
dal corpo fisico. Perciò voi siete consapevoli solo delle cose che colpiscono i sensi fisici, ma se aveste abituato la
vostra consapevolezza ad andare oltre gli stimoli sensori ne conseguirebbe che voi sareste consapevoli di altre cose
che vengono da altri stimoli, per esempio dai sensi del corpo astrale, e voi avreste insomma una finestra aperta sul
piano astrale, oppure sul piano mentale

Cerchio Firenze 77



domenica 6 maggio 2012

La materializzazione


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Nel corso della storia umana ci sono stati migliaia di casi, molti menzionati nella Bibbia e anche anteriormente ad essa, in cui una persona, come Gesù, è apparsa e scomparsa di fronte ad una moltitudine di gente.
Gli investigatori chiamano l'apparizione e la sparizione di persone e cose "materializzazione" e "smaterializzazione".
Esistono prove sostanziali della materializzazione non solo in Inghilterra e negli Stati Uniti, ma anche in altri Paesi, come il Brasile, in cui si sono verificate materializzazioni in pieno giorno e in presenza di centinaia di scettici irriducibili (vedi Capitolo 10).
Il libro di David Ash e Peter Hewitt, The Vortex (Il Vortice,1994), fornisce, tra l'altro, una spiegazione scientifica della materializzazione. Gli autori sostengono che la formula di Einstein E=mc2 - l'energia è uguale alla massa per la velocità della luce al quadrato - dimostra che la massa "m" è equivalente all'energia "E".
Questo spiega come avvengono la materializzazione e la smaterializzazione, con la materia che viene trasformata in energia. Quando si cerca di argomentare che questa equazione è puramente teorica e che non può essere dimostrata, si dovrebbe ricordare che bastarono meno di 30 grammi di materia per produrre l'energia che distrusse Hiroshima.
Il vorticeè l'effettivo ruotare di atomi e molecole. Ash e Hewitt sostengono, sulla base dell'equazione di Einstein, che, dal momento che la materia e la luce condividono un movimento comune, l'effettiva velocità di rotazione del vortice deve essere la velocità della luce. Essi affermano che questo è l'unico significato che si può attribuire all'equazione di Einstein, in quanto, è grazie al fatto che il vortice ruota alla velocità della luce che è possibile leggere questa pagina o vedere con occhi fisici una persona, gli alberi, il cielo e qualsiasi altra cosa.
Solido come me e te
Ash e Hewitt si domandano: per quale ragione la velocità di rotazione del vortice dovrebbe essere limitata alla velocità della luce? Essi sostengono che, ogni qual volta il movimento del vortice eccede la velocità della luce, una persona entra in una nuova dimensione, in un nuovo mondo, quello della superenergia. Ma in quella nuova dimensione, la persona e la cosa sono solide come noi lo siamo in questa dimensione. L'unica cosa è che i vortici ruotano ad una velocità più elevata rispetto a quella della dimensione terrena.
Nella dimensione terrena, l'occhio umano (a meno che non sia quello di un chiaroveggente realmente dotato) non è in grado di vedere nulla della nuova dimensione, perché i nostri occhi sono in grado di distinguere una persona o una cosa solo quando il vortice di quella persona o di quella cosa ruota, in questa dimensione, alla velocità della luce. Ne consegue che la persona o la cosa che, in questa dimensione, si trova in uno stato di superenergia,  è in grado di penetrare un solido muro di mattoni. Ciò è possibile in quanto gli atomi e le molecole del muro di mattoni ruotano più lentamente, alla velocità della luce.
Aumentando e diminuendo le vibrazioni
Una possibile spiegazione scientifica della materializzazione è che i vortici degli atomi dello spirito ruotano ad una velocità superiore a quella della luce e non possono essere visti dai nostri occhi fisici. Ma certe energie fanno in modo che i vortici degli atomi del corpo spirituale ruotino ad una velocità inferiore, quella della luce. Quando ciò si verifica, lo spirito diventa visibile ai nostri occhi fisici. Per converso, ogni qual volta lo spirito intende smaterializzarsi, i vortici degli atomi spirituali aumentano la loro velocità di rotazione, ed esso non è più visibile con i nostri occhi fisici: sparisce in una dimensione diversa. Ash e Hewitt chiamano questa materializzazione "transustanziazione" per riflettere il cambiamento nella sostanza ma non nella formadel vortice. La transustanziazione non muterebbe la struttura atomica o molecolare di un corpo.
Per mezzo della transustanziazione un'intelligenza, un essere eterico, uno spirito dell'Aldilà o un oggetto possono materializzarsi o smaterializzarsi. Ma, come giustamente sottolineano Ash e Hewitt, quella smaterializzazione non è una dissoluzione. Sono l'accelerazione e la decelerazione della velocità dei vortici degli atomi che spiegano le storiche apparizioni dal nulla e le sparizioni di persone che si verificano sotto ai nostri occhi.
Ash e Hewitt forniscono diversi esempi di materializzazioni e smaterializzazioni ben documentate. La materializzazione è coerente con la tesi secondo la quale la vita continua dopo la morte fisica. Vedi la fenomenologia del medium Mirabelli (Capitolo 10), la cui materializzazione si verificò in Brasile in pieno giorno e in presenza di scienziati e di centinaia di altre persone.


Tratto da Un Avvocato Presenta il Caso dell'Aldilà
Prove Oggettive Inconfutabili

di Victor Zammit