martedì 26 aprile 2011

                                

Quando le lacrime per la perdita di un caro riflettono la nostra nostalgia toccata dalla speranza fanno a loro molto bene,perche' sono luci nel cammino di quelli che sono ricordati con immenso affetto...
...ma quando queste lacrime riflettono una ribellione da parte nostra davanti ai disegni divini,che non possiamo nell'immediato sondare,queste lacrime fanno male ai nostri cari disincarnati tanto quanto fanno male agli incarnati.
                                                                                                   

venerdì 22 aprile 2011

L'ALDILA' DI VESPA


Il 20 aprile scorso, Porta a Porta, il seguitissimo talk show condotto da Bruno Vespa, ha affrontato l'argomento "Aldilà". Piuttosto scettici sulle modalità con cui sarebbe stata affrontata la tematica, ci siamo comunque posti davanti alla TV preparandoci a sentire le solite castronerie in stile cicapino. Come previsto,  sono stati subito introdotti due rappresentanti della "Compagnia degli scettici", l'astrofisica Margherita Hack (in videoconferenza da Trieste) ed uno Psicologo del Cicap che, fin dall'inizio, ci è sembrato molto agitato ed a disagio sulla sua poltroncina. Curiosamente, ben più nutrito era il gruppo dei "credenti": si spaziava dalla nota scrittrice e ricercatrice fiorentina Fulvia Cariglia a due medici,Primari di Neuropsichiatria in  prestigiosi ospedali della capitale (Pier Paolo Visentin e Paolo Maria Rossini), proseguendo col famosissimo comico Pippo Franco, continuando con una Mamma Amputata (che ha mostrato una foto incredibile) e con uno studioso della vita di Padre Pio. Anche Dora Moroni, protagonista di una NDE e la Medium ferrarese, Alessandra Buscaioli hanno dato il loro bravo contributo al programma, mettendo in seria difficoltà i due super-esperti. Inutile dire che questi ultimi si sono, come sempre, trincerati dietro lo scudo del loro negazionismo, dimostrando che non sono dei veri Scienziati, almeno nel senso lato del termine.  Come è stato sottolineato da diversi ospiti, il vero Scienziato, davanti ad un fenomeno inspiegabile, dovrebbe indagare e non negare aprioristicamente la possibilità di trovarne una spiegazione logica, spinto dalla CURIOSITà, quella stessa curiosità che ci ha indotti a scendere su questo livello di esistenza estremamente basso, dove tutto si guadagna con grande fatica. 
Davanti ad un'inesplicabile foto paranormale (scattata con una Polaroid) in cui appare un bambino dopo cinque anni dalla sua morte, i due negazionisti si sono limitati a chiedere di controllare la foto originale.
Giusta e sacrosanta richiesta, ma si sa che le Polaroid non hanno un negativo da manipolare, nè si possono più (perchè fuori produzione da anni) ristampare sulla stessa tipica carta fotografica auto-sviluppante, dopo averle falsificate. Il dato più significativo emerso dalla trasmissione, è stato comunque quello relativo alle percentuali di Italiani che credono in qualche forma di comunicazione dopo la morte: fra certi e non pienamente convinti, si sfiorano i dodici milioni!

Buona anche la percentuale di persone che credono alla reincarnazione, mentre sarebbe stato interessante sapere quanti hanno sperimentato una NDE (anche se dubito che tale dato esista).
Ancora una brutta figura per il Cicap: il loro inviato non conosceva affatto gli studi del Dr. Van Lommel, nè tantomeno quelli del Prof. Schwartz sui Mediums.
Bravissimi invece i due Clinici che hanno pacatamente risposto alle deboli obiezioni della Hack e complimenti ad un divertente (sebbene un pò  dogmatico) Pippo Franco che ha espresso profonda pietà per l'astrofisica, promettendole di pregare per la sua anima! Si è, a nostro avviso, affrontato un argomento troppo vasto in troppo poco tempo, ci sarebbero volute almeno tre puntate per parlare innanzitutto degli aspetti generali del problema e di quelle che sono le più recenti acquisizioni in materia derivanti dalla Fisica Quantistica e dal lavoro di tanti ricercatori -più o meno paludati- in questi ultimi 1oo e più anni. In una seconda serata, si sarebbero poi sentite le voci di più d'una religione, ovvero di chi crede di poter spiegare tutto grazie ai "Sacri Testi" ed infine  in un'ultima puntata, sentire gli scettici e trarre le dovute conclusioni.
 In sostanza, non ci è piaciuto molto il "taglio" del programma che, se può funzionare bene con la politica e l'attualità, mal si concilia con questo tipo di problematica ai più totalmente oscura e che avrebbe dovuta essere illustrata agli spettatori, prima di essere discussa "ex abrupto".
 Vada comunque il nostro plauso a Bruno Vespa (che ci è parso chiaramente dalla nostra parte) per aver avuto il coraggio di parlare di "Aldilà" in prima serata su RAI1, sia pure in modo così concentrato e dispersivo, a riprova che certe verità non possono più essere sottaciute al grande pubblico. 

fonte: http://www.webalice.it/cipidoc/#NEW