venerdì 15 febbraio 2013

DESTINAZIONE DELLA TERRA. CAUSA DELLE MISERIE UMANE


-->

Ci si stupisce di trovare sulla terra tanta malvagità e tante
passioni cattive, tanta miseria e tante infermità di ogni genere, e se
ne trae l’impressione che la specie umana è davvero triste. Questo
giudizio nasce dal limitato ponto di vista in cui ci si pone e che dà
un’idea falsa del complesso delle cose. Occorre considerare che sulla
terra non si può vedere tutta l’umanità, soltanto una piccola frazione
di essa. In realtà la specie umana comprende tutti gli esseri dotati di
ragione che popolano gli innumerevoli mondi dell’universo: ora che
cosa rappresenta la popolazione della terra di fronte alla popolazione
totale di tutti questi mondi? Molto meno che un paesino in rapporto
ad un grande impero. La situazione materiale e morale dell’umanità
terrestre non ha nulla di stupefacente se ci si rende conto della
destinazione della terra e della natura di quelli che l’abitano.
Ci si farebbe un’idea falsissima degli abitanti di una grande città
se si giudicassero dalla popolazione dei quartieri più infimi e più
sordidi. In un ospizio non si vedono che malati e storpi; in un bagno
penale si trovano tutte le turpitudini e tutti i vizi riuniti; nelle contrade
insalubri la maggior parte degli abitanti è pallida, magra e malaticcia.
Ebbene! che ci si figuri la terra come un quartiere d’estrema periferia,
un ospizio, un penitenziario, un paese insalubre, e si capirà perché le
afflizioni hanno la meglio sulle gioie. Perché non si mandano
all’ospizio le persone che stanno bene, né in casa di correzione quelli
che non hanno fatto nessun male: e né gli ospizi né le case di
correzione sono luoghi di delizie.
Così come in una città non tutta la popolazione è negli ospizi o
nelle prigioni, non tutta l’umanità è sulla terra: come si esce
dall’ospizio quando si è guariti e dalla prigione quando si è scontata la
pena, l’uomo lascia la terra per mondi migliori quando è guarito dalle
sue infermità morali.

DIVERSE CATEGORIE DI MONDI ABITATI
Dagli insegnamenti impartiti dagli Spiriti si apprende che i
diversi mondi, in quanto a grado di progresso o di inferiorità dei loro
abitanti, sono in condizioni molto differenti l’uno dall’altro. Fra i mondi
ve ne sono in cui gli abitanti sono anche inferiori fisicamente e
moralmente a quelli della terra; altri sono allo stesso grado di essa,
ed altri ancora le sono superiori sotto tutti gli aspetti. Nei mondi
inferiori l’esistenza è completamente materiale, le passioni vi regnano
sovrane, la vita morale è presso a poco nulla. Man mano che questa
si sviluppa diminuisce l’influenza della materia, così che nei mondi più
progrediti la vita è, si può dire, tutta spirituale.
Nei mondi intermedi, vi è contemporaneamente il bene e il
male, predominando l’uno o l’altro a seconda del grado di progresso.
Per quanto non sia possibile fare una classificazione precisa dei
diversi mondi, tuttavia è possibile, a seguito del loro stato e della loro
destinazione, basandosi sulle più decisive sfumature, dividerli in
maniera generica come segue: mondi primitivi, destinati alle prime
incarnazioni dell’anima umana; mondi di espiazione e di prova, in cui
domina il male; mondi di rigenerazione in cui le anime che debbono
ancora espiare tragono nuove forze, pur riposandosi dalle fatiche
della lotta; mondi felici, in cui il bene supera il male; mondi celesti o
divini, soggiorni degli Spiriti purificati, in cui regna sovrano solo il
bene. La terra appartiene alla categoria dei mondi di espiazione e di
prova, ed è per questo che gli uomini vi sono esposti a tanto miserie.
Gli Spiriti incarnati su di un mondo non sono affatto
definitivamente destinati ad esso e non vi percorrono tutte le fasi
progressive che debbono percorrere per raggiungere la perfezione.
Quando hanno raggiunto su un mondo il grado di progresso che esso
ammette, passano in un altro più progredito, e così di seguito fino a
che siano arrivati allo stato di puri Spiriti. Sono altrettante tappe in
ciascuna delle quali gli Spiriri trovano elementi di progresso
proporzionati al loro avanzamento. Per essi, passare da un mondo ad
un altro di ordine superiore è un premio, come è invece un castigo
dover prolungare il loro soggiorno in un mondo infelice o essere
relegati in un mondo ancora più infelice di quello che sono costretti ad
abbandonare, quando sono ostinati nel male.

Tratto da : Il Vangelo secondo lo spiritismo di Allan Kardec

Nessun commento:

Posta un commento